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Atto unico di drammaturgia contemporanea di R. Fassone, Regia: R. Fassone
La crudezza della parola ma allo stesso tempo la pienezza dei sentimenti. La piazza finale come incontro di figure esasperate ma metafore di non conformismo.Dall’amaro risveglio di due amanti, al grido di una madre immersa in una follia trasmessa ad un figlio incapace di rapportarsi con il mondo esterno, passando per il dualismo della morale insito in ogni uomo e donna, accompagnati da una donna che si muta al voler di voci inesistenti perdendo la sua essenza, alla ilarità di una relazione virtuale vissuta nell’oscurità da una perpetua consumata dal tempo nelle emozioni.