La rassegna di conferenze sull’arte organizzate per questa prima parte dell'anno dalla “Compagnia di Valfrè”, si conclude in Sala Valfrè il 9 giugno alle ore 21,00 con l’incontro “Il linguaggio simbolico di Hieronymus Bosch. Un pittore tra sacro e demoniaco, tra genio e mistero”. A parlarne Massimo Centini, che ci guiderà sulle tracce di un artista straordinario, ma ancora avvolto da un’aura di ambiguità.
Bosch (1453-1516) era un visionario: certo sarebbe molto interessante riuscire a risalire all’origine di queste visioni, che ne farebbero un surrealista ante litteram. Sembrerebbe quindi che l’inconscio abbia aperto la sue vie più segrete, rendendole accessibili attraverso il percorso onirico, lasciando così che la visione si cristallizzi nel linguaggio pittorico.
Il ricorso al mostruoso non cede all’orrorifico di un Grünewald, ma viene controbilanciato dalla continua presenza della bellezza, anche quando è ambigua, mascherata e con il ruolo di adulare attraverso le illusioni offerte dalla tentazione.
La sconcertante dialettica che si sorregge sull’inestinta lotta tra il bene e il male, si conforma con l’ausilio di un apparato simbolico infinito proveniente dai bestiari, dagli erbari, dalle raccolte di minerali e fossili, dalle mostruosità inglobate nel linguaggio figurativo che dal mondo antico giungono alla miniatura medievale, trovando la propria apoteosi nella scultura romanico-gotica.
SALA VALFRE’
Via Accademia delle Scienze 11 – TORINO
di fronte al Museo Egizio
INGRESSO LIBERO
fino da esaurimento posti
Prenotazione Obbligatoria
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: info@compagniadivalfre.it
APPROFONDIMENTO: http://www.compagniadivalfre.it/CRS/Bosch.html
