Latina, 1962, Accio, prende la strada del seminario. Primo della classe, è la disperazione dei genitori, scontroso, attaccabrighe, sempre con la battuta pronta. L’idea è quella di diventare prete, “perché un prete in famiglia fa sempre comodo“, ma una foto di una soubrette degli anni 60, portatagli dal fratello maggiore Manrico, lo porta a peccare, fino a fargli venire “na crisi de coscienza”, che lo riporta a casa, per la disperazione dei genitori, con il padre operaio in fabbrica, e la madre casalinga pronta ad arrotondare lo stipendio con qualche lavoretto di merceria.